Il bello di scomparire
Ormai da un anno circo ho completamente rimosso quasi ogni mia foto e/o presenza online ad eccezione di questo blog.
Un anno fa deciso di attuare una decisione drastica ma che da tempo volevo prendere. Ho cancellato ogni mia presenza online andando a limitare al minimo le mie informazioni e lasciando solamente questo blog come fonte di comunicazione sulla Rete ed un profilo Twitter collegato a Telegram. Decisi di eliminare il mio nome e cognome, nickname con cui mi ero fatto conoscere in Rete per anni, a favore di una abbreviazione di origine familiare (la mia compagna).
In realtà lasciai, giusto per farmi i fatti degli altri, anche un profilo Instagram. Però, come ho già raccontato più volte, decisi di cancellare tutto a seguito di una pessima nottata passata. Me lo ricordo ancora. Sveglia alle 2.30 circa di notte, prendo il telefono controllo Instagram ed inizio a scrollare, scrollare e scrollare i reel. Mi ritrovo che sono le 6 del mattino e non ricordo nulla di tutto ciò che avevo visto. Lì è stato il culmine.
Un altro aspetto che mi ha portato a cancellare la mia presenza con nome e cognome è stato il mio lavoro. Lavorando in una grande azienda, è facile mettere il tuo nome online su Google e tirare giù tutte le informazioni. Mi ricordo ancora un mio vecchio responsabile che una mattina, così senza senso e nemmeno ci stavamo tanto simpatici, si alza e dice davanti a tutti dei mie vecchi podcast. Io in imbarazzo totale, pensavo che quella vita e quel mondo stessero al di fuori di me e del mio lavoro invece no. Anche questo ha rafforzato la mia decisione. Per non parlar poi delle risorse umane, credete veramente che non controllino i vostri social e/o altro? È anche giusto che sia così, in maniera tale da non andare a ledere l’immagine dell’azienda nel caso.
Perché farlo?
Pudore personale, per non incappare nuovamente in una situazione come quella prima descritta.
Anonimato, quindi poter dire un po’ tutto ciò che ci pare.
Divulgazione, continuare a farlo come in precedenza, essendo una sorta di passione.
Allenamento, si questo blog per me è un allenamento costante nel cercare nuove informazioni, dettagli e sperimentare cose nuove.
Sanità mentale, è uno psicologo come a suo tempo lo fu il podcast.
È bello no avere quell’alone di mistero, quella sensazione di voler essere tu ma non solo. Non ho più la necessità che giri il mio nome come in precedenza. Non lavoro più con Internet e la Rete. Non sono più un freelance. Quindi non ho bisogno che il mio nome e cognome giri costantemente per attirare nuovi clienti, nuove proposte e via dicendo.
Altro aspetto importante, voglio che la gente mi chieda e mi conosca veramente. Ormai viviamo in un mondo in cui tutti sui social sanno tutto di tutti. Io vorrei che nessuno sapesse niente di me e che nel caso mi chieda, si informi e voglia conoscermi per davvero. Viviamo nel mondo delle apparenze e delle inutilità sociali, perdonate l’essere poco sottile. Torniamo invece a conoscere realmente le persone e cercare di essere interessanti.
Come farlo?
Andate su google e cercare il vostro nome e cognome. Tutto ciò che è di vostro possesso lo potete cancellare ed in qualche settimana i risultati spariranno. Ciò che non è vostro lo contattate. Ad esempio io ho scritto ad una vecchia associazione di calcetto che aveva inserito la mia foto come giocatore con il palmares. Mail inviata, due giorni e scheda e foto rimossa.
Facile, veloce e molto semplice davvero.
Questo post è stato interamente scritta dal mio MacBook Air M1.
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