Come dichiarare Revolut nel 730: guida completa
Revolut è un conto corrente estero e, come tale, superati certi parametri va inserito all'interno del nostro 730.
Negli ultimi anni, Revolut è diventata una delle piattaforme finanziarie più popolari per la gestione del denaro, grazie alla sua flessibilità, ai costi contenuti e alla facilità d'uso. Tuttavia, con la crescita dell'utilizzo di servizi finanziari digitali, cresce anche la necessità di sapere come dichiarare correttamente queste attività nel modello 730.
Cos'è Revolut?
Revolut è un'applicazione fintech che offre una vasta gamma di servizi finanziari, inclusi conti correnti, carte di debito, trasferimenti internazionali e gestione di criptovalute. Con Revolut, gli utenti possono spendere e trasferire denaro in diverse valute con tassi di cambio vantaggiosi, rendendola una scelta popolare per chi viaggia frequentemente o per chi gestisce denaro in diverse valute.
Perché dichiarare Revolut nel 730?
Secondo la normativa fiscale italiana, è obbligatorio dichiarare tutti i conti correnti detenuti all'estero, inclusi quelli aperti tramite piattaforme fintech come Revolut. La mancata dichiarazione può comportare sanzioni amministrative e, in casi estremi, anche sanzioni penali. Pertanto, è essenziale sapere come includere Revolut nel tuo 730 per essere in regola con le leggi fiscali italiane.
Quando devo dichiarare Revolut nel 730?
È importante ricordare gli obblighi di monitoraggio fiscale e i relativi limiti per le attività finanziarie detenute all'estero. In generale, queste attività devono essere dichiarate nel Quadro RW del modello 730. Tuttavia, l'articolo 4, comma 3, del DL 167/1990 esenta dall'obbligo di dichiarazione i depositi e conti correnti bancari all'estero il cui valore massimo complessivo nel periodo d'imposta non superi i 15.000 euro. Questo limite si riferisce alla giacenza massima raggiunta durante l'anno.
Nonostante questa esenzione, esiste un'ulteriore normativa che richiede il pagamento dell'IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all'Estero) per i conti correnti esteri con una giacenza media annuale superiore a 5.000 euro (art. 19 DL 201/2011 e Circ. AE 28/E del 2 luglio 2012, par. 2.4.1). Pertanto, anche se il picco massimo della giacenza non supera i 15.000 euro, il superamento del limite di giacenza media di 5.000 euro comporta l'obbligo di pagamento dell'IVAFE.
Come effettuare la dichiarazione:
Passo 1: raccogliere le informazioni necessarie
Prima di procedere con la dichiarazione, assicurati di avere tutte le informazioni necessarie sul tuo conto Revolut. Ecco cosa ti serve:
- Estratti conto annuali o mensili di Revolut
- Dettagli delle transazioni rilevanti
- Informazioni sulle giacenze medie e sui saldi finali
- Codice IBAN e dati del conto
Passo 2: compilare il quadro RW del Modello 730
Il Quadro RW è la sezione del modello 730 dedicata alla dichiarazione degli investimenti e delle attività finanziarie detenute all'estero. Ecco come compilarlo:
Sezione I: Inserisci i tuoi dati personali, incluso il codice fiscale.
Sezione II:
Colonna 1 (Tipo di Investimento): indica il codice "20" per conti correnti e depositi;
Colonna 2 (Paese Estero): inserisci il codice del paese estero dove Revolut ha sede (Lituania, "LT").
Colonna 3 (Codice Fiscale Estero): non obbligatorio per Revolut;
Colonna 4 (Importo Investito): inserisci il valore massimo raggiunto dal tuo conto nel corso dell'anno;
Colonna 5 (Valuta Estera): indica "EUR" se il conto è in euro; altrimenti, specifica la valuta;
Colonna 6 (Giacenza Media): calcola la giacenza media annuale del tuo conto e inseriscila (la puoi tranquillamente recuperare da dentro l’app in un secondo).
Passo 3: Pagare l'IVAFE
L'IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all'Estero) è un'imposta che si applica alle attività finanziarie detenute fuori dall'Italia, inclusi i conti Revolut. L'aliquota è dello 0,2% sul valore medio di giacenza annua del conto. L'importo deve essere calcolato e pagato insieme alle altre imposte del 730.
Passo 4: Conservare la Documentazione
È importante conservare tutta la documentazione relativa al tuo conto Revolut, inclusi gli estratti conto e le ricevute dei pagamenti dell'IVAFE, per almeno 5 anni. Questo è necessario per eventuali controlli fiscali da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Conclusione
Dichiarare Revolut nel modello 730 può sembrare complicato, ma seguendo questa guida potrai farlo senza problemi. Assicurati di raccogliere tutte le informazioni necessarie, compilare correttamente il Quadro RW e calcolare l'IVAFE in modo accurato. In questo modo, sarai in regola con le leggi fiscali italiane e potrai continuare a utilizzare Revolut senza preoccupazioni. Per ulteriori dubbi o per assistenza specifica, è sempre consigliabile consultare un commercialista esperto in materia fiscale.
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