Perché la paternità è diversa dalla maternità?
Sono diventato papà da qualche mese, ma purtroppo solo adesso mi sono potuto avvicinare a mio figlio più nel concreto.
Sono una di quelle persone che alla fine ha bisogno di vivere le cose prima di poterle giudicare con mano. Inizialmente pensavo che la maternità fosse giusta e necessaria per la mamma, ma non per il papà. Nei primi mesi noi siamo importanti certamente, ma il livello di attaccamento alla mamma è tutto di un altro livello, che ci piaccia o meno.
In Italia, la durata del congedo di maternità obbligatorio è disciplinata dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151.
Prima del parto: La lavoratrice è obbligata ad astenersi dal lavoro per due mesi precedenti la data presunta del parto. Tuttavia, può richiedere di lavorare fino a un mese prima del parto (con certificazione medica) e aggiungere l’altro mese al periodo post-partum.
Dopo il parto: La lavoratrice è obbligata ad astenersi dal lavoro per tre mesi dopo il parto. Se ha lavorato fino a un mese prima del parto, avrà diritto a quattro mesi di astensione obbligatoria post-partum.
In totale, quindi, il congedo di maternità obbligatorio dura cinque mesi.
In Italia, il congedo di paternità obbligatorio è regolato dalla Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021).
- Congedo obbligatorio: Il padre lavoratore ha diritto a 10 giorni di congedo di paternità obbligatorio, che devono essere utilizzati entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Questo congedo è fruibile anche in modo non continuativo ed è previsto per i padri lavoratori dipendenti.
- Congedo facoltativo: Oltre ai 10 giorni obbligatori, il padre può richiedere un ulteriore giorno di congedo facoltativo, ma solo in alternativa a un giorno di congedo di maternità della madre.
C'è una differenza di retribuzione, questo va detto. Noi maschietti per 10 giorni siamo comunque pagati al 100% della nostra busta paga, mentre le mamma subiscono una decurtazione che fa scendere la paga al 80% del suo totole. Poco? Tanto? Dipende sempre da ognuno di noi chiaramente.
Ok, ma perché questa grande differenza di tempo? Posso chiaramente comprendere il momento pre parto. Lì noi non dobbiamo fare veramente nulla mentre le nostre compagne o mogli hanno una pancia (come nel mio caso enorme) con almeno 10/15 kg in più, se tutto va bene. Ma perché non uniformare il dopo parto sia per gli uomini che per le donne? I primi 2/3 mesi di vita di un bambino sono importantissimi e fondamentali. Un papà non può goderseli appieno. Io ammetto che mi sono spesso sentito in difetto con la mia compagna che voleva il cambio da parte mia ma che invece spesso trovava un uomo stanco dal lavoro e che doveva ancora, giustamente, riorganizzare la casa. So che è un costo e non da poco, ma penso che questa cosa vada uniformata. Vi riporto il mio esempio: ho dovuto "aspettare" le ferie estive per allungare qualche giorno in più e poter stare finalmente con mio figlio, giocarci, vederlo crescere e starci dietro. Nel mentre però lui ha già compiuto tre mesi ed il grosso del lavoro se lo è smazzato la mia compagna.
Parliamo tanto di parità di trattamento, questo non potrebbe essere un argomento interessante su cui intavolare una discussione congrua?
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